Quando mi chiedono di cosa si occupa Donne di carta, la prima risposta che mi viene in mente è che Ddc si occupa di promozione della lettura.
Ma quando racconto in che modo Donne di carta porta avanti i suoi progetti, quando racconto la filosofia dell’associazione, vedo spesso sguardi interrogativi perché quello di cui parlo ha sempre a che fare con un concetto di lettura che si stacca da quello tradizionale e dall’oggetto libro.
Quello che racconto è quello che facciamo e quello che facciamo nel quotidiano ha a che fare con la lettura molto più di quanto pensiamo: la lettura è interpretazione, decodificazione, comprensione di testo scritto, orale e iconografico; la lettura è una attività che mettiamo in pratica anche quando prendiamo il tram, prepariamo il pranzo, andiamo in palestra.
La lettura che promuoviamo è questa e credo che saper leggere veramente stia tornando a essere una priorità. Viviamo immersi in segnali veloci, che non lasciano spazio alla riflessione: guardiamo senza vedere, udiamo senza ascoltare, parliamo senza dire, tocchiamo senza sentire. Riceviamo segnali a cui rispondiamo prontamente, reagendo, senza mai scegliere veramente le nostre azioni.
Leggere è il contrario di tutto questo, è una attività complessa che ci insegna a vedere, dire, ascoltare e sentire. Leggere richiede azione e condivisione, non è solo dovere che a scuola si continua a imporre senza mai far capire quanto sia bello; non è solo il piacere del tempo libero sotto l’ombrellone.
Leggere è un diritto inalienabile della persona, perché fornisce gli strumenti fondamentali per interpretare e conoscere il mondo. Questa è la lettura che Donne di carta promuove.
La Carta dei Diritti della Lettura è il nostro manifesto e il nostro riferimento, alla sua seconda edizione ristampata in occasione del decennale dell’Associazione Donne di carta.

Stefania Molajoni

 

Le “Tappe” della Carta

La Carta è nata il 3 gennaio 2011 prima sul web come Petizione raccogliendo tantissime adesioni al punto da convincerci a stampare i nostri Articoli dotandoli di una Premessa (donata dalla scrittrice Michela Murgia) e di un Commentario.

Poi è diventata un libricino (un Instant Book, pubblicato dalla casa editrice Il Caso e il vento) e la sua inaugurazione, l’8 febbraio 2011 a Bastia Umbra, ha visto un coro di lingue diverse recitare, chi a memoria e chi traducendo all’impronta, i suoi 8 Articoli: in filippino, in giapponese, in portoghese, in russo, in francese, in tedesco, in spagnolo, in inglese… Questo evento ha ricevuto una medaglia di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come augurio e come riconoscimento.

       

 – Gli articoli della Carta dei Diritti della Lettura –

Art.1

«Leggere è un Diritto della persona senza distinzione di condizioni sociali, di età, di lingua, di opinioni politiche, di razza, di religione, di salute e di sesso.

Art. 2

Leggere è un’attività individuale e sociale che coinvolge la mente, le emozioni e i sensi e non si limita né privilegia l’apprendimento e l’interpretazione della scrittura (lettura libraria) ma è applicabile in diversi ambiti e con diversi strumenti. Pertanto è dovere sociale incrementare forme e attività di avviamento, di agevolazione e di sostegno permanente alla lettura che creino, con eguali opportunità, un’educazione all’ascolto, al pensiero critico, alla condivisione e allo scambio di saperi.

Art. 3

Leggere favorisce lo sviluppo della personalità, le relazioni affettive e sociali, le possibilità espressive e gli scambi interculturali ponendosi come un sostanziale concorso al progresso materiale e immateriale della società. Pertanto è dovere sociale concorrere alla lotta contro l’analfabetismo, primario e di ritorno, contro l’impoverimento delle lingue e delle conoscenze, e le condizioni che li rendono radicati, diffusi e sommersi.

Art. 4

È diritto irrinunciabile della persona che legge esercitare su ogni testo la propria competenza linguistica.
Pertanto è dovere sociale facilitare la comprensibilità dei testi in funzione del destinatario e dei contesti d’uso, valorizzare ogni lingua madre e locale e proporre forme di diffusione dei testi che consentano la verifica e/o la reperibilità della lingua originale.

Art.5

È diritto irrinunciabile della persona che legge esercitare su ogni testo le proprie facoltà di lettura.
Pertanto, nel caso specifico di disabilità fisiche e cognitive, transitorie e/o permanenti, è dovere sociale incrementare forme ausiliari e strumenti che facilitino l’apprendimento, lo sviluppo e l’esercizio della lettura.

Art.6

È diritto irrinunciabile della persona che legge godere dell’uguaglianza delle opportunità di lettura ed esercitare una libera scelta degli strumenti e degli oggetti di lettura.
Pertanto è dovere sociale rappresentare, in modo equo, negli oggetti di lettura la varietà e il valore delle differenze culturali, di orientamento sessuale, di credenze religiose e politiche incrementandone la diffusione e concorrendo alla rimozione degli ostacoli che limitano di fatto questo diritto promuovendo le condizioni, gli strumenti e le attività che lo rendano effettivo.

Art.7

È diritto irrinunciabile della persona che legge usufruire di “case della lettura”, pubbliche e gratuite, che rendano accessibile e praticabile la lettura in tutte le sue forme.
Pertanto è dovere sociale agevolare le condizioni di crescita e di sviluppo di dette realtà, anche tramite forme di collaborazione con privati, per garantire una politica culturale adeguata alle esigenze formative della persona e rispettosa delle differenze culturali delle comunità.

Art.8

È diritto irrinunciabile della persona che legge l’accesso facilitato al patrimonio che costituisce Memoria storica e linguistica delle comunità. Pertanto è dovere sociale valorizzare le memorie scritte e orali, singole e collettive, trasformandole in una risorsa attiva e comune e promuovendo strumenti e forme di conservazione, trasmissione, circolazione e riuso».

firmiamo.it/la-carta-dei-diritti-della lettura-donnedicarta

carta_dei_diritti_lettura_2011

Prima presentazione della Carta dei Diritti della Lettura

Roma, 28 aprile 2011 – Bibliocaffè Letterario Ostiense

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